Aborto terapeutico: come affrontare e gestire il dolore?

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La perdita di una gravidanza è un evento molto intenso e doloroso nella vita di una coppia.

“Lo è fin dalle primissime settimane di gravidanza afferma la psicologa e psicoterapeuta del centro B-Woman Federica Faustini. E questo perché le informazioni e le immagini che ad oggi è possibile acquisire attraverso le tecnologie, consentono alla coppia un coinvolgimento psicologico ed emotivo molto precoce”.

“È un’esperienza unica nella vita di una coppia, continua la psicologa, molto diversa dal vissuto di perdita di una persona cara il cui ricordo può essere pianto e condiviso da altri. In questo caso, infatti, il dolore è soggettivo, spesso improvviso e poco tangibile e riconoscibile dall’esterno. Spesso anche perché la perdita avviene prima che la coppia abbia annunciato ad altri la propria gravidanza”.

“È un dolore, poi, precisa la Dr.ssa Faustini, al quale si agganciano significati, molteplici desideri, proiezioni e fantasie sul futuro bambino, di salute e speranza, soprattutto se questo evento dovesse verificarsi dopo un transfer riuscito, momento in cui la coppia acquisisce nuovamente fiducia sulle proprie capacità riproduttive”.

Come superare questo dolore?

“La capacità di risolvere il dolore conseguente ad una perdita perinatale – sottolinea l’esperta – spesso dipende dalla capacità di una coppia di trovare la propria strada nel dare un senso a quel dolore, accogliendo tutte le emozioni che da questo derivino.

Si tratta quindi di darsi un tempo, un tempo che spesso non coincide con il tempo biologico di ripresa fisica della donna per il quale è possibile riprovare ad avere un nuova gravidanza”.

È necessario prima elaborare la perdita

“L’elaborazione di una perdita – specifica la psicoterapeuta – fa parte di un processo spesso non lineare, dove sentimenti intensidi shock, incredulità, rabbia, senso di colpa, rabbia, senso di colpa, ansia, si possono verificare in modo imprevedibile e ripetitivo. Sentimenti di tristezza vengono spesso attivati in prossimità di giorni particolari, come la data del concepimento, o la data del parto, oppure di alcune ricorrenze come la Festa della mamma, la Festa del papà. A volte, poi, anche i cambiamenti di stagione possono riaccendere i ricordi”.

“Tuttavia, tranquillizza la Dr.ssa Faustini, con il tempo, questa tristezza diventa un dolore sordo e non il dolore totalizzante di prima. L’accettazione o la risoluzione, avvengono quando la perdita viene integrata nella vita della coppia e non consuma più tutta l’energia”.

Alcuni consigli

“Come vivere questo tempo – spiega la Dottoressa – è un aspetto molto soggettivo. È importante, però, che ciascun partner si ascolti e trovi il suo modo personale nell’affrontare questo evento, che può essere quello di tornare a lavorare in modo graduale, o di evitare situazioni troppo dolorose per la coppia. Spesso per le donne è la vicinanza ad altre donne in gravidanza o con figli piccoli. È comunque importante essere consapevoli che anche se entrambi i partner stanno condividendo la stessa perdita, il modo in cui la elaborano potrebbe essere molto diverso.

Il lutto, infatti, è un’esperienza personale unica e il modo in cui si vive e si affronta il dolore in coppia, può essere molto differente e spesso legato alla propria storia personale, o al modo in cui si è stati abituati a vivere il dolore nella propria famiglia d’origine. Le coppie, quindi, devono essere consapevoli di questo e rendersi conto che diverso non significa migliore o peggiore.

A volte può essere utile creare un rituale per il figlio che non si è potuto conoscere, quando la gravidanza si interrompe nelle prime settimane, può avere senso creare una scatola dei ricordi, o piantare un seme.

Il supporto psicologico, infine, può essere utile come spazio di accoglimento per normalizzare tutta l’intensità emotiva che la coppia sta sperimento, ma anche come accompagnamento alle coppie che desiderano riprogettare: accade spesso, infatti, che la coppia si senta pronta a pensarsi nuovamente in tre dandosi la possibilità di provare ad avere una nuova gravidanza ma che al contempo si senta bloccata dalla paura di poter subire una nuova perdita, in questo caso il supporto psicologico può essere utile a sostenere la coppia nelle scelte successive”.

“Ogni coppia, però – conclude la Dr.ssa Faustini – può trovare il suo modo per facilitare l’elaborazione della perdita”.


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