NUTRIZIONE

Lo stato di salute di un individuo è strettamente correlato al suo stile di vita e, in particolare, alla sua alimentazione. Mangiare bene non ha come unico fine quello di dimagrire: una corretta alimentazione, infatti, può aiutare sia a prevenire l’insorgenza di molte patologie che a vivere meglio fasi specifiche della propria vita.


IL NOSTRO
METODO

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B-Woman offre dei percorsinutrizionali elaborati secondo i principi dell’Alimentazione Funzionale e Bioterapia Nutrizionale® inquadrando il paziente in base alla sua costituzione/biotipo.

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LA VISITA
NUTRIZIONALE

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In Cosa Consiste e cosa comprende:

La prima visita ha una durata di circa 1 ora e comprende:

  • Anamnesi generale accurata del paziente.
  • Raccolta di sintomi e segni generali relativi allo stato di salute del paziente.
  • Anamnesi patologica prossima e remota.
  • Analisi dello stile di vita e alimentare.
  • Raccolta del diario alimentare giornaliero del soggetto
  • Visione analisi di laboratorio portate in visione
  • Misurazione del peso e delle circonferenze
  • Analisi della composizione corporea mediante Bioimpedenzometria (BIA)
  • 1 settimana di piano nutrizionale specifico per le esigenze della paziente.

Per una piu accurata anamnesi è sempre bene portare in visione:

  • Recenti esami del sangue (es. glicemia, insulina, emocromo, funzionalità tiroide, fegato, rene), idealmente non più vecchi di 1 anno;
  • Cartelle cliniche di precedenti interventi
  • Cartelle biologiche di precedenti tentativi di PMA
  • Referti di indagini pregresse ed eventuali diagnosi di patologie accertate

Tutte le situazioni particolari saranno vagliate durante la prima visita, eventuali altri esami potranno essere richiesti successivamente in visione. In casi di problematiche specifiche si consiglia di rivolgersi al proprio medico curante che saprà consigliare gli esami utili da effettuare, per impostare al meglio il Suo percorso nutrizionale.


Come Prenotare una prima visita

Per prenotare una prima visita è necessario, dopo aver contattato il centro:

collegarsi al sito B-Woman alla sezione Documenti https://www.b-woman.it/documenti-e-consensi/, successivamente cliccare sulla città di riferimento, sezione Nutrizione e compilare i seguenti documenti direttamente sul sito (da PC o cellulare):

    • il modulo ANAGRAFICA;
    • il modulo ANAMNESI;
    • il modulo ABITUDINI ALIMENTARI.

La consegna delle Indicazioni Nutrizionali

La consegna delle Indicazioni Nutrizionali avviene via mail entro 7 giorni dalla prima visita.

I nostri professionisti restano a disposizione per eventuali chiarimenti e/o modifiche in merito alla prescrizione via mail all’indirizzo nutrizione@b-woman.it o agli indirizzi delle singole professioniste oppure telefonicamente previo appuntamento. Il percorso è tale se dinamico e personalizzato. Ogni paziente dovrà riferire al nutrizionista sensazioni, sintomi, impressioni, fastidi che ha avuto seguendo il piano alimentare ricevuto, idealmente fissando un appuntamento telefonico direttamente con il nutrizionista, in alternativa via mail o whatsapp al numero di riferimento che Le sarà dato.


I CONTROLLI

I controlli hanno una durata complessiva che va dai 30 ai 40 minuti, mentre la loro frequenza viene stabilita in base al caso in esame ed esigenze e richieste del paziente e comprendono:

  • Raccolta di sintomi e segni generali relativi allo stato di salute del paziente
  • Controllo peso e misure ed eventuale nuovo esame della composizione corporea
  • Eventuale riadattamento delle indicazioni nutrizionalo

Come Prenotare una visita di controllo

Per prenotare una visita di controllo è possibile chiamare lo studio ai numeri Tel: 0692599080/81 Cell: +39 3939259908 oppure inviare una e-mail all’indirizzo info@b-woman.it



LA CONSULENZA
NUTRIZIONALE

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In Cosa Consiste e cosa comprende:

La consulenza alimentare serve a fornire tutta una serie di consigli su come migliorare la propria alimentazione in una fase specifica della propria vita (es. ricerca della gravidanza, svezzamento del bambino, alimentazione prima infanzia) e a risolvere vari dubbi sul mondo della nutrizione, cercando di indagare su possibili errori commessi in modo cronico ed inconsapevole.

La consulenza non comprende un piano specifico nutrizionale, bensì vengono fornite linee guida generali su come impostare una corretta alimentazione nella specifica fase della vita della pz.



LA
BIOIMPEDENZIOMETRIA

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La bioimpedenziometria

Il peso non è tutto! Avere una stima precisa della percentuale della propria massa magra e massa grassa consente di calibrare in modo più accurato la propria alimentazione, un aspetto importante durante la ricerca di una gravidanza, e la bioimpedenzometria o BIA è una delle metodiche più precise e veloci per la valutazione della composizione corporea. Presso gli studi B-woman l’analisi della composizione corporea viene effettuata mediante l’analizzatore BIA 101 BIVA PRO™ un dispositivo medico CE di Classe IIa e permette di effettuare misurazioni in sicurezza anche su bambini, donne in gravidanza, pazienti portatori di dispositivi cardiaci impiantatabili o con protesi.

In cosa consiste l’esame?

La BIA è un esame molto semplice e non invasivo. La paziente, dopo essere stata pesata e misurata in altezza, viene fatta stendere in posizione supina sul lettino. A questo punto le vengono applicati due elettrodi sulla mano destra e due elettrodi sul piede destro, poi tutti e quattro gli elettrodi vengono collegati allo strumento e una volta avviato l’esame una corrente elettrica alternata e totalmente innocua attraverserà le strutture corporee della paziente per la durata di circa 10 secondi. I tessuti biologici agiranno come conduttori o isolanti del flusso di corrente opponendo una resistenza a tale corrente e la misurazione di tale resistenza (impedenza) è poi utilizzata tramite un software per la determinazione della composizione corporea (massa grassa, massa magra, acqua totale etc.). Il tutto è strettamente collegato all’idratazione della persona, infatti tanto più si è idratati tanto più la corrente passa facilmente e permette quindi di avere un’analisi molto più dettagliata.

Cosa valuta?

Diversi parametri vengono valutati durante questo esame, tutti assolutamente necessari e indispensabili per la valutazione dei bisogni nutritivi ed energetici del paziente consentendo la personalizzazione della dieta.

Tra i dati valutati troviamo:

Angolo di Fase (PhA)

Parametro elettrico che esprime la proporzione tra gli spazi intra ed extracellulari. In un essere umano sano il valore di angolo di fase oscilla tra 5 e 7 gradi.

Acqua Totale (TBW)

Rappresenta il principale componente del nostro organismo: è il compartimento che rappresenta i fluidi corporei totali presenti nel corpo. Eʼ espressa come percentuale rispetto al peso corporeo; questo compartimento tende a diminuire con lʼetà, a causa della perdita fisiologica di FFM .

Acqua Extracellulare (ECW)

L’ acqua extra cellulare (ECW) è composta dai fluidi all’ esterno delle cellule. E’ localizzata principalmente nello spazio intestiziale fra le cellule, all’ interno dei vasi sanguigni, nei tessuti linfatici e nel liquido spinale.

Massa Magra (FFM)

Eʼ il compartimento contenente tutto ciò che non è grasso corporeo: comprende lo scheletro, circa il 73% dei fluidi corporei, muscoli, pelle ed organi. Una buona forma fisica presuppone un valore di FFM del 77-85% rispetto al peso corporeo, dipendente dall’ età del soggetto.

Massa Grassa (FM)

La Massa Grassa (FM) è un composto costituito dal glicerolo, una sostanza formata dagli acidi grassi, che è utilizzata come concentrato di energia per i muscoli. Una certa quantità di grasso è quindi necessaria sia come riserva energetica sia per il corretto svolgimento dei processi vitali. Un’altra piccola quantità, denominata grasso essenziale, ha una funzione di protezione degli organi interni, ma è importante che questo accumulo non oltrepassi i limiti fisiologici. Una buona forma fisica presuppone un valore di FM del 15-23% rispetto al peso corporeo dipendendo dell’ età del soggetto.

Massa Cellulare Corporea (BCM)

E’ la parte metabolicamente attiva dell’organismo che espleta tutto il lavoro funzionale, e il ‘motore’ del corpo in cui avvengono tutti i principali processi metabolici: dal consumo di ossigeno, l’ossidazione del glucosio, alla sintesi delle proteine…. E’ la parte viva ed attiva dell’organismo, un compartimento di cui il corpo umano dovrebbe essere dotato in abbondanza.

SMM (Skeletal Muscle Mass)

La Massa Muscolare Scheletrica rappresenta la stima della quantità degli oltre 650 muscoli presenti nel corpo umano. La SMM correla con la funzionalità fisica e con lo stato di salute del soggetto ed è coinvolta in molti processi collegati alla fisiologia, nutrizione, trattamenti medici, prevenzione di malattie e riabilitazione a lungo termine.Secondo il modello multi compartimentale di composizione corporea la SMM rappresenta la componente priva di tessuto adiposo e tessuto osseo più estesa della massa corporea e comprende un compartimento cellulare (BCM) costituito da miotici e cellule connettivali ed un compartimento extracellulare (fluidi interstiziali).Nel soggetto sano adulto, la SMM rappresenta dal 25% al 45% del peso in funzione del genere e della età: nella popolazione sportiva e/o atleta la quantità può superare il 50-55% del peso. I soggetti anziani tendono a perdere fisiologicamente una porzione della massa muscolare, soprattutto negli arti inferiori.

ASMM (appendicular skeletal muscle mass)

La Massa Muscolare Scheletrica Appendicolare rappresenta il 75% della Massa Muscolare Scheletrica Totale (SMM) ed è definita come la somma dei muscoli degli arti superiori ed inferiori. Una riduzione dell’ASMM porta a conseguenze negative sulla salute come debolezza, disabilità, un peggioramento della qualità della vita (QoL) ed un aumento della mortalità con conseguente aumento degli oneri sanitari.

Metabolismo Basale (BMR)

Il metabolismo basale (BMR), dall’inglese Basal metabolic rate, è il dispendio energetico di un organismo a riposo, e comprende l’energia necessaria per le funzioni metaboliche vitali (respirazione, circolazione sanguigna, digestione, attività del sistema nervoso, ecc.).



ALIMENTAZIONE DURANTE LA RICERCA DI UNA GRAVIDANZA

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Il nostro programma alimentare per accompagnare le donne alla ricerca di una gravidanza spontanea (B-Fertile) prevede:

  • Una consulenza o una prima visita mirata all’analisi della storia della paziente e del suo stile di vita, durante la quale verrà effettuato il suo inquadramento analizzando le sue abitudini alimentari ed individuando eventuali fattori nutrizionali che potrebbero impedire l’ovulazione o compromettere l’impianto embrionale, prolungando così il tempo per il raggiungimento della gravidanza fornendole linee guida generali o un piano specifico con l’obiettivo di:
    • – Fornire protezione antiossidante
    • – Ripristinare il microambiente intestinale
    • – Mantenere l’equilibrio ormonale
    • – Supportare il sistema immunitario
    • – Ridurre gli stati infiammatori
    • – Gestire l’equilibrio glicemico
    • – Gestire l’equilibrio acido-base

E’ possibile anche elaborare piani settimanali personalizzati*, specifici per le varie fasi del ciclo ovarico in modo da accompagnare giorno dopo giorno i vari cambiamenti ormonali che si susseguono durante il ciclo, mantenendo in equilibrio l’intero sistema:

  • FASE 1 – Mestruale (giorno 1-5);
  • FASE 2 – Follicolare (giorno 5-12);
  • FASE 3 – Ovulatoria (giorno 12-14);
  • FASE 4 – Luteale (giorno 15-28)

*Nb: i piani personalizzati possono essere elaborati solo previa effettuazione della prima visita.

Per scoprire cosa accade durante le varie fasi del ciclo ovarico clicca qui.

Per scoprire come l’alimentazione può influire sulla fertilità clicca qui.



ALIMENTAZIONE NEL PERCORSO DI FECONDAZIONE ASSISTITA

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Il nostro programma alimentare per accompagnare le donne alla ricerca di una gravidanza mediante fecondazione assistita (B-Supported in IVF) prevede:

  • – Una consulenza o una prima visita mirata all’analisi della storia della paziente e del suo stile di vita, durante la quale verrà effettuato il suo inquadramento analizzando le sue abitudini alimentari ed considerando le sue problematiche specifiche correlate all’infertilità quali endometriosi, sindrome dell’ovaio policistico etc fornendole linee guida o piani specifici per la sua situazione specifica.
  • – Una volta effettuato l’inquadramento della paziente mediante la prima visita, potranno essere successivamente elaborati piani specifici per accompagnare la donna durante le varie fasi della fecondazione assistita:

E’ possibile anche elaborare piani settimanali personalizzati*, specifici per le varie fasi della fecondazione assistita:

➢          Fase I

  • Pre-trattamento: Regime alimentare volto alla detossificazione e riequilibrio dell’organismo con l’obiettivo di:
    • Fornire protezione antiossidante
    • Ripristinare il microambiente intestinale
    • Mantenere l’equilibrio ormonale
    • Supportare il sistema immunitario
    • Ridurre gli stati infiammatori
    • Gestire l’equilibrio glicemico
    • Gestire l’equilibrio acido-base

(n.b.: periodo consigliato in caso di Pick-Up ≈3 mesi prima, in caso di embryo transfer ≈1 mese prima)

➢          Fase II

  • Stimolazione ormonale e Pick-up: Piano nutrizionale specifico per la durata della stimolazione di ≈12 gg volto al sostegno della crescita dei follicoli, strutture contenenti gli ovociti, aiutando a prevenire o minimizzare gli eventuali disturbi quali gonfiore, stanchezza, ritenzione idrica e mal di testa che potrebbero presentarsi nel corso della stimolazione ormonale.

➢          Fase III

  • Post Pick-up: Piano nutrizionale specifico per il periodo successivo alla stimolazione ≈7gg volto al ripristino della condizione fisiologica dell’organismo a seguito della stimolazione ormonale.

➢          Fase IV

  • Embryo transfer: Piano nutrizionale specifico per la durata della preparazione al transfer di ≈14 gg (ciclo spontaneo o ciclo con preparazione endometriale) volto al sostegno della crescita endometriale, del microcircolo, antinfiammatorio e antiossidante.

➢          Fase V

  • Post embryo transfer: Piano nutrizionale specifico per il periodo del post-ET in attesa della beta di ≈12 gg volto al sostegno dell’endometrio nella fase più delicata e cruciale per l’impianto dell’embrione prevedendo già tutte le precauzioni necessarie per la donna in gravidanza.

 

*Nb: i piani personalizzati possono essere elaborati solo previa effettuazione della prima visita.

Per scoprire come l’alimentazione può influire sulla fertilità clicca qui.




ALIMENTAZIONE IN PATOLOGIA

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La nutrizione clinica è uno strumento valido non solo per la prevenzione di alcune malattie, ma si inserisce in un percorso terapeutico di guarigione o per evitare che la stessa patologia si aggravi ulteriormente. Dal punto di vista clinico, infatti, la malnutrizione, è considerata una vera e propria “malattia nella malattia”.  Per “alimentazione in patologia” si intende un programma dietetico elaborato sulla persona in risposta alle sue esigenze cliniche ed emotive.  Ad ogni disturbo o condizione patologica, corrisponde un piano nutrizionale specifico, finalizzato al mantenimento o al raggiungimento di un adeguato stato di salute con interventi preventivi e terapeutici. Le linee guida generali alle volte non sono sufficienti e spesso una loro interpretazione errata, fatta autonomamente, può peggiorare la situazione causando squilibri importanti. Per riprendere una citazione di Lucrezio: “quello che per un individuo è cibo, può essere veleno per un altro”.

Il nostro percorso di alimentazione in patologia è gestito da dietisti e nutrizionisti esperti in nutrizione clinica e prevede:

  • una prima visita mirata al motivo della visita, all’anamnesi prossima e remota del paziente, alla storia familiare ed alla raccolta di sintomi e segni relativi al suo stato di salute
  • una valutazione dello stile di vita inquadrando abitudini alimentari, diete pregresse, livelli di attività fisica, funzionalità organiche e fisiologiche, stress o altri fattori ambientali
  • la raccolta e la valutazione di esami diagnostici e strumentali, identificando eventualmente la necessità di effettuare ulteriori approfondimenti (test genetici, test allergologici, altri esami strumentali o visite specialistiche)
  • un esame bioimpedenziometrico per valutare il bilancio idrico e la composizione corporea esaminando possibili rischi di sarcopenia, cachessia e/o disidratazione
  • l’elaborazione di un programma nutrizionale specifico per le problematiche diagnosticate con successivi controlli concordati

È possibile prenotare una visita di nutrizione clinica per:

  • malattie gastriche (acidità, gastrite, reflusso gastroesofageo)
  • malattie intestinali (disbiosi, malassorbimenti, malattia diverticolare)
  • patologie autoimmuni (celiachia, tiroiditi, morbo di Chron, rettocolite ulcerosa)
  • allergie o intolleranze alimentari
  • dislipidemie (ipertrigliceridemia, ipercolesterolemia)
  • iperinsulinemie e diabete
  • sindrome metabolica
  • disturbi della tiroide
  • malattie cardiovascolari ed ipertensione
  • insufficienza renale
  • patologie oncologiche


ALIMENTAZIONE ONCOLOGICA

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Sempre più studi dimostrano l’importanza di un corretto stile di vita come forma di prevenzione nella lotta contro il cancro. Alcuni dati suggeriscono che circa 3 tumori su 10 dipendono da un’alimentazione malsana e sregolata. Molto più della genetica è l’ambiente a rivestire un ruolo cruciale nella genesi dei tumori. Secondo alcuni rapporti è possibile prevenire fra il 30-50% di tutti i tumori astenendosi dal fumo, curando l’alimentazione, mantenendo un adeguato peso corporeo e praticando regolare attività fisica.

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NUTRIGENETICA

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Non siamo tutti uguali.

Eppure condividiamo circa il 99,8% del DNA con gli altri essere umani. È curioso sapere che è proprio questa piccola percentuale a renderci così unici.

Il nostro codice genetico regola i tratti che ci rendono diversi l’uno dall’altro, ma contiene anche i dati relativi al metabolismo dei nutrienti da parte del nostro organismo.

Se due individui seguissero lo stesso identico regime alimentare, non avrebbero sicuramente gli stessi risultati, confermando che ognuno di noi risponde diversamente all’alimentazione.

Le spiegazioni di questa variabilità inter-individuale risiedono anche nel nostro DNA.

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ALIMENTAZIONE
IN GRAVIDANZA

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Durante la gravidanza è l’organismo della mamma ad occuparsi di alimentare il bambino attraverso la placenta, grazie all’azione dei suoi raffinati meccanismi di selezione biochimica dei nutrienti destinati al feto. Per questo motivo è molto importante prestare attenzione all’alimentazione materna in quanto migliore è il patrimonio di sostanze nutritive a disposizione della madre, migliore sarà l’apporto nutritivo che il feto riceverà. Inoltre, anche durante i 9 mesi di gravidanza la mamma, senza che ne abbia l’intenzione, sta già educando al gusto il suo bambino. Ad esempio, è importante sapere che durante i 9 mesi di gravidanza consumare molti cibi industriali, grassi e ricchi di sale e zucchero comporta il rischio che il neonato possa sviluppare una sorta di dipendenza che lo porterà a mangiare troppo e male predisponendolo in età adulta, al sovrappeso o a diverse patologie quali diabete mellito di tipo II o malattie cardiovascolari (vedi LA NUTRIZIONE DURANTE I PRIMI 1000 GIORNI DI VITA DI UN BAMBINO).

Il programma prevede una consulenza iniziale mirata all’inquadramento costituzionale della paziente per poi costruire il regime alimentare più adatto a lei e allo specifico trimestre di gestazione, tutelando soprattutto, il lavoro degli organi materni che in quella determinata fase sono più sollecitati, con un’azione preventiva su possibili complicanze come il diabete gestazionale e la gestosi. Se la dieta è corretta, anche il fisiologico aumento del peso del bambino e della madre lo saranno, senza poi presentare difficoltà per la mamma al momento di recuperare la forma fisica precedente.



ALIMENTAZIONE DOPO UNA GRAVIDANZA

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Seguire una giusta alimentazione dopo il parto è di duplice importanza. Innanzitutto, durante l’allattamento mangiare bene aiuta la mamma a produrre latte sia in maggiore che di migliore qualità in modo da apportare al bambino il giusto nutrimento; allo stesso tempo, una dieta ricca dei micro e macro-nutrienti necessari a gestire la stanchezza e a supportare il metabolismo aiuta la donna ad avere le giuste energie per affrontare una delle fasi più faticose della maternità.

In secondo luogo, una corretta alimentazione è fondamentale per recuperare quanto prima la forma fisica pre-parto senza danneggiare la massa muscolare (massa magra) ma attingendo solamente alla massa grassa e ai liquidi accumulati durante i mesi di gestazione ed allattamento.



ALIMENTAZIONE
IN ALLATTAMENTO

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Durante l’allattamento la donna può seguire il suo regime alimentare abituale purché abbia una dieta varia, ricca di proteine, di frutta e di verdure. Tuttavia, è importante che la mamma sia consapevole che quanto accade nei primi giorni di vita di un bambino, a partire dal concepimento fino al secondo anno di età, influenza la maggiore o minore predisposizione alle malattie da adulti e visto che nel primo anno di vita il piccolo si nutre prevalentemente con il latte materno, è importante che la mamma stia molto attenta alla sua dieta. Bisogna prediligere frutta e verdura fresche, evitare le carni rosse, i dolci industriali, i cibi precotti o troppo elaborati, poiché sono ricchi di sale, zucchero e grassi e poco nutrienti. Facendo attenzione alla sua dieta la mamma favorisce la crescita della flora batterica buona del suo bambino e comincia a condizionare in senso positivo il suo gusto (vedi LA NUTRIZIONE DURANTE I PRIMI 1000 GIORNI DI VITA DI UN BAMBINO). Ci sono dei cibi che possono alterare il sapore del latte rendendolo meno gradevole per il bambino ed altri che potrebbero eccitarlo eccessivamente o provocargli fermentazione e gonfiore intestinale disturbando non solo il suo sonno ma anche quello dei neogenitori e conoscere quali alimenti prediligere e quali evitare può essere di grande aiuto per tutta la famiglia.

Inoltre, è importante che la mamma non inizi diete dimagranti in questo periodo e non faccia lunghi periodi di digiuno in quanto potrebbe ridurre la produzione di latte. Si consigliano dai 5 ai 6 pasti al giorno e di bere molta acqua, magari approfittando del momento dell’allattamento per mettersi accanto una bottiglia d’acqua e berla a piccoli sorsi durante le varie poppate in modo da rimanere sempre idratata ed avere liquidi per ulteriore produzione di latte. Ricorda che alla nascita il tuo bambino conosce già gli odori e i sapori di ciò che eri abituata a mangiare nell’ultimo trimestre di gravidanza ed è importante per lui riprendere quelle abitudini. L’alcol va evitato o assunto con molta moderazione e di certo non durante l’allattamento. È, inoltre, meglio evitare il fumo, che riduce la produzione di latte e aumenta nel bambino il rischio di malattie respiratorie.




I PRIMI 1000 GIORNI DI VITA DI UN BAMBINO

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Quanto accade nei primi giorni di vita di un bambino, a partire dal concepimento fino al secondo anno di età, influenza la maggiore o minore predisposizione alle malattie da adulti e l’alimentazione è uno dei fattori chiave.

Tutti noi nasciamo con un corredo genetico: il nostro DNA, I geni sono fissi (in quanto trasmessi dai nostri genitori) ma non lo è il fatto che essi siano attivi oppure dormienti. I meccanismi epigenetici, influenzati da fattori esterni ambientali ma soprattutto, alimentazione e stile di vita, influenzano l’accensione o spegnimento dei nostri geni senza alterare la sequenza del DNA. Ne consegue che documentarsi e affrontare nel modo migliore i primi 1000 giorni, soprattutto dal punto di vista alimentare, a partire dalla gravidanza allo svezzamento passando per l’allattamento è molto importante. E’ un regalo, una sorta di programma assicurativo dei cui benefici il bambino godrà da grande.

Perché ci sono bambini che adorano la frutta, mangiano volentieri qualsiasi tipo di verdura e prediligono i sapori semplici mentre altri vivrebbero solo di pasta, pane e biscotti, e se vedono un po’ di verdura e fanno i capricci? Dipende tutto come il bambino è stato educato al gusto e dunque, da noi genitori. Qualche esempio?

➢          Lo sapevi che far mangiare al bambino soprattutto alimenti preparati o precotti e pochi alimenti freschi (frutta, verdura, yogurt, cereali integrali e così via) può alterare per sempre il suo gusto alimentare?

➢          lo sapevi che offrire al bambino cibi troppo calorici ed in gran parte di provenienza industriale, vuol dire offrirgli delle calorie vuote, cioè senza nutrienti preziosi per la sua crescita?

Affidati ai nostri professionisti per costruire insieme il migliore percorso nutrizionale durante lo svezzamento del tuo bambino al compimento dei due anni di età.



ALIMENTAZIONE
E SPORT

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L’esercizio fisico o attività sportiva sono fondamentali per favorire una buona salute. In qualsiasi fase della vita di una donna, a ciascuna di queste (adolescenza, gravidanza, allattamento, menopausa) corrisponderà una diversa attività sportiva, in linea con i suoi bisogni.
La giusta alimentazione è fondamentale per chi pratica sport, che si tratti di sportive amatoriali o professioniste. Una dieta equilibrata combina gli alimenti in maniera funzionale, comprende la giusta quantità di acqua da assumere, per far si che il fabbisogno energetico, il nutrimento muscolare, siano ottimali.
L’alimentazione corretta può rivoluzionare la composizione corporea: aumentare la massa muscolare e far scendere la massa grassa.
Grazie all’analisi della composizione corporea tramite BIA (esame bioimpedenziometrico), le nostre dottoresse potranno monitorare l’andamento della dieta e valutare la qualità muscolare.
Inoltre, migliorerà anche la prestazione sportiva: più resistenza, più forza, più concentrazione. La nostra equipe sarà in grado di indirizzarvi verso il piano alimentare più adatto al vostro SPORT.



ALIMENTAZIONE
IN MENOPAUSA

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L’alimentazione in menopausa svolge un ruolo cruciale per aiutare la donna in una nuova fase della vita.

In menopausa molte donne lamentano diversi fastidi, in particolare:

  • – Disturbi del sonno
  • – Instabilità emotiva
  • – Vampate di calore
  • – Difficoltà di controllo del peso corporeo
  • – Rallentamento del metabolismo

Nella maggior parte dei casi, queste problematiche sono riconducibili ad un cambiamento del quadro ormonale. Saper intervenire con la giusta combinazione di alimenti, ad esempio utilizzando cibi ricchi in fitoestrogeni o catecolestrogeni, può aiutarle molto sia per dare il giusto stimolo metabolico ma anche a risentire meno dell’assenza degli estrogeni, ormoni femminili che diminuiscono drasticamente in questa fase.

Inoltre, la giusta alimentazione è fondamentale per prevenire o limitare l’osteoporosi, una patologia caratterizzata da una rarefazione dell’osso, che diventa poroso e quindi più fragile e leggero. Causa dell’osteoporosi è sempre il nuovo assetto ormonale: gli estrogeni, importanti stimolatori della sintesi del tessuto osseo in menopausa, vengono meno comportando una conseguente riduzione nella formazione della massa ossea dello scheletro femminile.

In pratica, una sana alimentazione in menopausa rappresenta un valido aiuto per la donna a vivere al meglio questa nuova fase della sua vita e prevenire problematiche importanti come quella dell’osteoporosi.




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