L’endometriosi è una patologia benigna che riguarda il 10-15% della popolazione femminile in età riproduttiva e che può essere causa di infertilità. In Italia, le donne con diagnosi conclamata di endometriosi sono almeno 3 milioni, l’incidenza è di 1 dona su 10 affetta.
In alcuni casi, la malattia si manifesta con dei quadri clinici chiari come: 1) formazioni cistiche endometriosiche a livello delle ovaie 2) aderenze a livello pelvico/ annessiale 3) dolore cronico che si acutizza durante il ciclo mestruale. In altri casi, la diagnosi puó essere accidentale. Non è una condizione che necessariamente è correlata all’infertilità.
Le prove attuali indicano che fattori genetici, ambientali, immunologici e infiammatori svolgono tutti un ruolo nella sua patogenesi.
Il trattamento dell’endometriosi deve essere multidisciplinare.
Puó essere medico o chirurgico e si basa sulla sintomatologia clinica, lo stadio della malattia (lieve/moderata /severa) e l’eventuale deside rio di gravidanza. Al fine della tutela della salute riproduttiva delle donne, questo tipo di condizione clinica necessita un counseling medico adeguato con eventuale valutazione di una preservazione della fertilità effettuando la crioconservazione degli ovociti
Sicuramente un’alimentazione adeguata, evitando alcuni cibi e prediligendone altri, puoi aiutare molto a ridurre lo stato infiammatorio e i dolori ad essa correlati, sia durante il ciclo che durante il periodo dell’ovulazione.
Inoltre, l’ascolto psicologico sembra avere un ruolo chiave per il benessere delle pazienti in quanto questa patologia incide negativamente non solo sugli organi riproduttivi ma anche e soprattutto sulla salute psicofisica delle pazienti, toccando varie sfere dell’equilibrio della donna come quella sessuale, di coppia, d’identità di genere e della maternità.
Seppur non può rappresentarne la cura, un regime alimentare specifico po’ essere molto utile per le pazienti affette da endometriosi in quanto può agire su più fronti:
Cosa eliminare
Cosa ridurre
Cosa prediligere
Per gli approfondimenti ginecologici si ringrazia il Dr. Alberto Vaiarelli