
Ciascuno di noi conosce bene le conseguenze positive dell’essere felici, sappiamo che quando proviamo gioia guardiamo il mondo in modo diverso, siamo più generosi, espansivi e socievoli, meno inclini a esprimere giudizi negativi, più prestanti a livello lavorativo. Spesso si tende a pensare che la felicità sia determinata esclusivamente dal raggiungimento dei nostri obiettivi, indubbiamente la realizzazione dei nostri successi, personali, professionali e sociali genera in noi gioia e soddisfazione, ma poiché il successo è un obiettivo in movimento, non appena lo raggiungiamo, lo rilanciamo di nuovo, questo, perché la felicità che deriva dal successo è fugace, se invece consideriamo la felicità come un atteggiamento mentale a cui tendere, ecco che lo stato emotivo positivo ad essa associato risulta continuativo: la felicità sembra quindi arrivare più facilmente a coloro che hanno adottato un certo modo di vedere le cose. Ma cosa significa avere un atteggiamento mentale positivo? In primo luogo significa “Guardare” le cose che vi accadono senza pregiudizio, la vita in sé contiene sempre eventi positivi e cose negative, ritenere che sia sempre bella oppure sempre brutta è una distorsione difensiva che prepara il terreno a future cocenti delusioni (per l’ottimista) o a una prudenza patologica (per il pessimista). L’atteggiamento psicologico utile è quello di contemplare quello che accade dentro e quindi quel che ci piace o quello che si detesta senza preclusioni, pregiudizi o ansie, dare degli aggettivi statici (sempre bello/sempre brutto) a quello che ci capita, non farà che crearci delle difficoltà.
I consigli
Addormentatevi con un’immagine di felicità: tutte le sere, mentre vi addormentate, pensate ai momenti più belli della giornata, anche se non sono così significativi, fermatevi su un’immagine del passato, su un ricordo, questo metodo semplice ed efficace, serve per modificare il vostro atteggiamento mentale, quando è invece centrato sui problemi.
Aiutare gli altri rende felici: un collega, un amico… La solidarietà e la condivisione creano il benessere di tutti.
La nostra attenzione è naturalmente attirata dai problemi e dai pericoli, a scapito del resto. Di colpo, così, ci priviamo di risorse. Ogni cambiamento, ogni fallimento è fatto di perdite, ma anche di opportunità. Per vederle, allarghiamo il nostro sguardo.
Dietro ogni nostro momento lieto c’è sempre qualcuno a cui lo dobbiamo, almeno in parte. Riconoscere questo “debito” rende più felici,
Coltivare l’auto-gratificazione: parte della nostra felicità risiede nel presente e dipende dalle gratificazioni, le gratificazioni sono attività che ci fa molto piacere praticare, che ci impegnano a fondo, che ci prendono totalmente, il piacere di conversare con qualcuno con cui ci sentiamo in piena sintonia, leggere un buon libro, praticare il nostro sport, fare un viaggio, ballare, sono tutti esempi di attività in cui per noi il tempo si ferma, le nostre capacità sono all’altezza della situazione e noi entriamo in contatto con le nostre potenzialità.
Cambiate il vostro rapporto con lo stress
Modificare l’atteggiamento nei confronti dello stress può cambiare il modo in cui questo ci influenza. Un esempio può essere quello di elencare i fattori di stress ai quali siamo sottoposti e inserirli in due gruppi
quelli che si possono controllare e quelli che non possiamo. Il secondo passo consiste nello scegliere un fattore di stress che possiamo controllare e fare un piccolo passo concreto per ridurlo. Questo aiuterà il nostro cervello ad una mentalità più positiva e produttiva.